"Le parole del vescovo D'Alise devono essere da guida per il percorso che la Giunta regionale dovrà intraprendere per garantire stabilità al Villaggio dei Ragazzi. Condivido appieno l'appello del Monsignore ad un impegno comune della politica lasciando da parte distinzioni partitiche. D'altra parte è lo spirito che ha sempre animato l’attività in Consiglio regionale attraverso i diversi strumenti che ho proposto a soluzione dell'emergenza Villaggio dei Ragazzi. La politica, tutta, ora faccia la propria parte". Lo ha dichiarato il consigliere regionale Gianpiero Zinzi a margine della cerimonia per i 70 anni della Fondazione Villaggio dei ragazzi di Maddaloni. Clicca qui per l'articolo di stampa.

La stampa regionale ha raccontato con puntualità la mia settimana divisa tra l'impegno in Consiglio regionale e la politica. La prima parte è dedicata alle problematiche ambientali con il resoconto della conferenza stampa che, insieme al capo dell'opposizione Stefano Caldoro e all'ex assessore regionale Giovanni Romano, abbiamo tenuto sul piano regionale dei rifiuti. Mi fa piacere ricordare anche l'impegno per il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni con la partecipazione prima alle celebrazioni del 70° anniversario della nascita della Fondazione e poi con l'emendamento alla Finanziaria che ho depositato per dare certezza e continuità al contributo regionale. E in ultimo, ma non per importanza, l'iniziativa con le studentesse dell'Istituto Conti di Aversa, in visita al Consiglio regionale per comprendere l'attività della Commissione Terra dei Fuochi. In allegato trovate la mia rassegna.

"Sul Villaggio dei Ragazzi pende ancora la spada di Damocle del fallimento. La soluzione della Giunta regionale alla situazione in cui versa la Fondazione non può passare esclusivamente attraverso la nomina del neo commissario straordinario, al quale peraltro faccio l’in bocca al lupo. C’è bisogno di un impegno maggiore, la Regione dovrà dotare il commissario di tutti quegli strumenti necessari per portare avanti la procedura di concordato preventivo. Quegli strumenti, per intenderci, che sono stati negati al generale Alineri che negli ultimi due anni con dedizione e professionalità ha lavorato nell’esclusivo interesse dei lavoratori e degli studenti”.