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A SCUOLA CON IL CAPPOTTO, DAL GOVERNO UNA BRUTTA LEZIONE PER I NOSTRI RAGAZZI
Quando bisogna affrontare un problema la strada da percorrere non è mai quella della recriminazione, ma del contributo fattivo. E’ così che ho impostato la mia linea d’azione in questo anno e mezzo di attività in Consiglio regionale. Ho seguito questo metodo per questioni ambientali, per la Sanità e di recente anche per le Scuole. E’ per questo che a me – come a tanti genitori e cittadini – monta la rabbia quando leggo articoli di giornale o vedo (sul gruppo fb 'Ciò che vedo in città - Smcv) foto di studenti costretti a stare in aula con i cappotti o protestare perché nelle loro scuole fa troppo freddo per poter anche solo pensare. Questa situazione è figlia di una legge balorda, la Del Rio, che nelle intenzioni avrebbe dovuto sopprimere le Province ma che nei fatti le ha mantenute in vita – sottraendo l’erogazione dei fondi - solo per il gusto macabro di vedere i propri studenti patire il freddo senza poter fare nulla per evitarlo o di vedere strade rotte senza avere la forza economica di ripararle. E’ giusto - per dovere di cronaca – chiarire dove sono le responsabilità.