Un sussidio straordinario per fotografi, gestori di laboratori fotografici e video-maker. È la richiesta avanzata dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi in una nota indirizzata al Presidente De Luca a sostegno della categoria che questa mattina ha protestato davanti alla sede della Regione Campania. In allegato la proposta.

Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha protocollato un'interrogazione indirizzata al Presidente Vincenzo De Luca avente ad oggetto "Chiarimenti sulla proposta di indennità una tantum per gli operatori del SSR coinvolti nell’emergenza Covid-19". L'interrogazione muove dal fatto che la Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR sta individuando risorse economiche per il riconoscimento di un’indennità una tantum destinata al personale delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Campania. La proposta di Zinzi è quella di estendere questa indennità anche agli operatori sanitari no Covid. Nel testo si interroga "per conoscere quali siano i criteri che verranno utilizzati, al solo fine di non escludere nessuno dal riconoscimento dell’indennità de qua". In allegato l'interrogazione

Un riconoscimento economico extra per tutto il personale medico campano in virtù del fondamentale impegno profuso nel corso di quest’emergenza Coronavirus. È la proposta che il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha avanzato al Presidente Vincenzo De Luca con una nota ufficiale. Nella missiva si fa riferimento ai lavoratori dipendenti e convenzionati, precari ed indeterminati, ospedalieri e territoriali, medici, infermieri ed operatori socio-sanitari, biologi, tecnici, ma anche gli addetti tecnico-amministrativi che non si sono risparmiati per garantire la tenuta del Servizio sanitario regionale nel corso di una crisi epidemica senza precedenti. In allegato la nota

Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha protocollato una missiva indirizzata al Presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, avente ad oggetto “Emergenza Covid-19. Adozione di misure di sostegno a scuole materne, asili nido e ludoteche”. La richiesta muove dalla difficile situazione in cui si trovano gli Operatori dell’infanzia che si finanziano con le rette degli iscritti e che dopo la chiusura imposta dai provvedimenti Ministeriali che si sono al riguardo succeduti sono praticamente in ginocchio, non potendo affrontare né i costi delle locazioni, né le utenze e né, infine, il personale che sarà inevitabilmente licenziato. In allegato la lettera.