Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha presentato un'interrogazione indirizzata all'Assessore Bruno Discepolo, avente ad oggetto la "Richiesta di chiarimenti circa l’affidamento dello stabile denominato Ex Canapificio di Caserta". Un ulteriore approfondimento che fa seguito alle risultanze della prima interrogazione - sempre a tema ex Canapificio - protocollata nel marzo scorso. Nel testo il consigliere interroga la Giunta "per conoscere a) quali siano gli estremi del citato Comodato, e come sia stato possibile che dalla scadenza dello stesso in avanti, e cioè dopo 5 anni, non siano state messe in atto le dovute misure di sicurezza, al fine di prevenire ogni possibile danno ai frequentatori del Centro Sociale, nonché ai cittadini che fruivano dei servizi attivi al suo interno con la collaborazione del Comune di Caserta; b) a chi esattamente siano state fatte le comunicazioni del caso". In allegato il testo

Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha presentato un’interrogazione indirizzata all’Assessore regionale all’Urbanistica e al Governo del Territorio, Bruno Discepolo, avente ad oggetto “Ipotesi di mancato controllo sullo stabile denominato Ex Canapificio di Caserta”. L'interrogazione muove dal sequestro della struttura avvenuto lo scorso 12 marzo e dalle motivazioni alla base dello stesso, adducibili alle condizioni dei capannoni giudicati fatiscenti e in concreto pericolo di crollo dai periti della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Disponendo il sequestro i Giudici hanno di fatto decretato anche l’inagibilità dei locali di proprietà della Regione. Nel testo il consigliere Zinzi interroga la Giunta “per conoscere come sia stato possibile che per tutto il tempo dell’occupazione non siano mai stati effettuati controlli su uno stabile appartenente al patrimonio edilizio regionale, e se esista o meno un catasto dei beni immobili inutilizzati, al fine di poterne proporre il riutilizzo a fini sociali anche ai cittadini italiani in difficoltà economiche”. In allegato il testo dell'interrogazione e la risposta.